Neil Robertson batte in finale Judd Trump e conquista per la terza volta in carriera il Campionato del Regno Unito.
E’ stata una finale epica, una prova di resistenza fisica e mentale, durata più di 6 ore, con un punteggio sempre in bilico che mai è andato oltre il singolo frame di differenza, conclusasi con un drammatico decider, durato 66 minuti, terminato a favore dell’australiano.
Una spettacolo che solo due dei giocatori più forti di tutti i tempi potevano regalarci.
Questo successo regala a Robertson un primo premio di 200.000 sterline, la seconda posizione in classifica mondiale ed il 19° titolo full ranking in carriera (si mette al pari con Trump). Inoltre entra nell’elite dei 6 giocatori capaci di vincere il Campionato del Regno Unito almeno per tre volte in carriera, afficando Higgins e Ding a quota 3.
Per Trump, che da due anni a questa parte sta monopolizzando il circuito professionistico dello snooker, rimane l’amarezza di aver sbagliato l’imbucata decisiva nel corso del decider che gli avrebbe consegnato il 13° titolo in poco più di 25 mesi. Assurdo.
Il livello di gioco tenuto da Robertson dall’inizio alla fine del torneo è stato impressionante (è riuscito a distruggere anche la solidità di Selby, battendolo con un netto 6-2), sempre a fuoco, sempre estremamente preciso nelle imbucate … per un totale di ben 13 centoni realizzati.
Trump durante questo torneo è sembrato un pò meno “solido” del solito ed a tratti si è rivisto quel nervosismo che spesso lo accompagnava quando non era ancora il numero uno… ma moriva dalla voglia di esserlo e di dimostrarlo. Poteva vincere anche questa, ma il risultato finale alla fine dei conti è stato quello più giusto. Quello di cui siamo sicuri è che Trump non si accontenterà dei secondi posti e che riuscirà a monopolizzare lo snooker professionistico per molti anni, fino a trovarsi un posto da “leggenda” in questo sport, al fianco dei pochissimi altri che prima di lui sono riusciti a segnare un’era.